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Quando sei in una relazione con un narcisista patologico, sia essa romantica, familiare o professionale, è naturale desiderare un cambiamento. E, per questo, spesso ti sarai trovato a nutrire la speranza di poter “guarire” il narcisista, credendo che se mettevi da parte tua abbastanza amore, pazienza o comprensione, saresti riuscito a trasformare il suo comportamento distruttivo.

Ma questa speranza, per quanto comprensibile, è in realtà una delle trappole più insidiose in cui puoi cadere quando hai a che fare con un narcisista.

I disturbi di personalità, come il narcisismo patologico, sono infatti profondamente radicati nella psiche dell’individuo. Si formano attraverso una complessa interazione di fattori genetici, ambientali e esperienziali, spesso risalenti all’infanzia o addirittura prima.

Questi schemi di pensiero e comportamento sono, perciò, estremamente resistenti al cambiamento, soprattutto se proviene dall’esterno. Infatti, il narcisista, o il suo sistema emotivo, ha costruito nel tempo una struttura di difesa così robusta che penetrarla dall’esterno è praticamente impossibile.

Pensa, per capire meglio questo aspetto, che quando cerchi di cambiare un narcisista è come se tu stessi tentando di svuotare l’oceano con un secchiello: un’impresa titanica e destinata al fallimento.

E non solo un tentativo che è del tutto inefficace, ma che può essere anche profondamente dannoso per il tuo benessere emotivo e mentale. Ogni tentativo fallito di “correggere” il suo comportamento può portare, infatti, a frustrazione, senso di inadeguatezza e, paradossalmente, a un rafforzamento del suo senso di superiorità.

Ti troverai intrappolato così in un ciclo di speranza e di delusione che ha come effetti l’erodere la tua autostima e la tua salute mentale. Quindi, invece di concentrarti sul cambiare l’altro, devi spostare l’attenzione su te stesso. E anche se questo cambiamento di prospettiva non è facile, esso è essenziale per il tuo benessere.

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Ricorda quindi che: il tuo ruolo non è quello di essere il loro terapeuta o salvatore. La tua responsabilità primaria è, invece, verso te stesso/a e il tuo benessere.

Devi sapere che, nonostante quello che possano dire gli altri, la verità è che prenderti cura di te non è egoismo, ma una necessità, soprattutto quando hai a che fare con personalità così distruttive.

Infine, ricorda che l’empatia e la compassione sono importanti, ma che non devono essere messe in atto a scapito della tua salute mentale ed emotiva.

E che comprendere la natura del narcisismo può aiutarti a gestire meglio le interazioni, ma che non ti obbliga a tollerare comportamenti abusivi o manipolatori.

Il vero cambiamento, tienilo sempre a mente, inizia da te.

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